Cenni storici

Nata come insediamento ligure e sviluppatasi come città romana a partire dal 180 A.C., Lucca divenne, nel VI secolo, la capitale del ducato longobardo della Tuscia per poi svilupparsi nel XII secolo come comune.

Proprio sul finire di questo secolo si ebbe un momento decisivo nella storia della formazione del territorio lucchese quando, nel 1186, Enrico VI riconobbe i diritti lucchesi nei limiti delle cosiddette Sei Miglia.

Nonostante le continue lotte tra Guelfi e Ghibellini e le guerre con Pisa e Firenze, Lucca conobbe una notevole fama in Europa grazie ai suoi banchieri ed al commercio di tessuti. A parte brevi periodi nei quali cadde sotto il governo di potenze straniere o di Signori come Castruccio Castracani, sotto la cui signoria il territorio lucchese raggiunse la sua massima espansione, e Paolo Guinigi, Lucca rimase una repubblica indipendente fino al 1799.

Il 23 giugno 1805 su richiesta del senato di Lucca, viene costituito il Principato di Lucca e Piombino, assegnato alla sorella di Napoleone Bonaparte, Elisa, ed al marito Felice Baciocchi.

Nel congresso di Vienna venne deciso di creare il ducato di Lucca. Sotto Maria Luisa di Borbone nel 1847 divenne parte del Granducato di Toscana.

La provincia di Lucca fu costituita con i 21 comuni che, nel 1859, formavano il compartimento di Lucca del Granducato di Toscana. Nel 1860 fu infine annessa al Regno di Sardegna.

Oggi la provincia di Lucca comprende 35 comuni, struttura che risale agli anni 30 a seguito della costituzione della provincia di Pistoia.